martedì 2 aprile 2013

Labyrinthi



 "La zattera 'Labyrinthi', come nuova forma di resistenza etica/estetica interessata a combattere vecchie e nuove forme di dominanza, naviga, come la Nave dei folli di Bosch, di città in città, di sanatorio in sanatorio, sulle distese marine della 'liquidità' post-moderna, muovendosi nei limiti di una weltanschauung artistica totalmente democratica e attenta a sollecitare, nella vita di ogni uomo/artista, la fabbricazione di sistemi di valore idonei a rifondare un dialegesthai comune. Limina mentis, con 'Labyrinthi', intende creare un habitat rassicurante, libero dal rumore di fondo della cronaca e della necro-economia, in cui ciascuna 'voce', messa a riparo dalle smanie classificatorie della critica, abbia il diritto di cantare, costruendo weltanschauungen etico/estetiche, nell'ostinato tentativo di dare un senso, vivente, alla vuota nozione moderna di 'democrazia'". Curatore: I. Pozzoni

L'arrivista


Ciascuna società nasconde una distintiva, caratteristica, cartografia dell’inferno, in cui si dibattono, tra atroci dolori esistenziali, tutti i rifiuti, i vari scarti, della società medesima, cioè i «caduti sul lavoro», i «morti,
o reperti archeologici», le «vittime sociali collaterali», «eroi, e sconfitti».

Curatore: Ivan Pozzoni

venerdì 15 marzo 2013

Metropoli

Un viale freddo
lungo nebbioso
perduto nelle strade
di queste velocità

un amore sottile
come una luce
in un bar
lentamente dorme

affianco sedute
memorie dimenticate
di qualche uomo
sconfitto e furioso

fuori dal tempo
in attesa di niente
sogni ubriachi
persi nel buio.

sabato 17 marzo 2012

Bangkok

Innanzitutto colori
tanti colori
per coprire le grida
di giovani donne

poi il buio
denso di sporco
pesante caldo
bagnato e sudato

un nido vuoto
pieno di porte
senza maniglia
senza innocenza

l' amore infinito
per la vita
così com'è
caotica e nuda.


©2012

Ebbrezza

Lampi di luce
lampioni ingobbiti
sulla strada fumo
odore di velocità

una grossa pelliccia
una grande signora
bianca e sudata
ubriaca di voglie

lusso degrado
un sassofono solo
all'angolo buio
parla di sogni

suoni secchi
urla lontane
vista offuscata
un sorriso poi il nero.


©2012

sabato 1 ottobre 2011

Reminiscenze

Lunga corsa 
nel mattatoio dei sentimenti 
in compagnia solo
di antiche ombre

di odori secchi
pieni di fatica
e sudore versato
nel campo assolato

dove i sorrisi
di maggio nacquero
vicini a un granello
di un piccolo ricordo

e vennero strappati
dalla madre stremata
per diventare inermi
cibo per altre menti.

© 2011


lunedì 27 giugno 2011

Istantanee

Un caldo amore
assolato intramontabile
rabbioso e lontano
vicino e diviso

poi l'aria il riposo
l'ombra ghiacciata
della cupa solitudine
l'ultima strada

verso l'illusione
il vuoto
che riempie di nulla
i nostri respiri

nel cielo laggiù
all'orizzonte
libera memorie
di un lontano presente.


©2011

martedì 14 giugno 2011

Oltre


Terra lontana
sogno i tuoi amori
caldi colori
deserti e miraggi

acqua di fiumi
zitta e senz'abito
scorre ghiacciata
sul torrido oggi

ora basta qui
vicino ai traguardi
lontano da me
cambio armonia

memorie racchiuse
nel cuore del sole
soffiano oltre
l'odore del tempo. 




©2011

sabato 11 giugno 2011

Frammenti ossei

Rincorrendo un ideale di frammentarietà, secondo il senso etimologico del termine, Frammenti ossei si orienta a dimostrare fragilità d’ogni atto scrittorio e impossibilità di dare un senso durevole, non istantaneo, all'esistenza e alla scrittura; nel tentativo di sottrarre tale nozione di istantaneità dell’arte ad un’ideologia consumistica, Frammenti ossei utilizza come correttivo l’idea dell'epigraficità, propria dell’ar- te aedica, o trobadorica, sconnessa ad ogni riferimento narcisistico al nome dell’autore. Frammenti ossei dipinge sui muri di una antologia, come graffiti sui muri dei bordelli di Pompei, istantanei messaggi di esistenza, indici della fragilità umana, condannata a restare senza nome (I. Pozzoni).                           

venerdì 10 giugno 2011

L' orizzonte

Vicino alla fine
dei mari le onde
sottili piaceri
verso il tramonto

spiriti tristi
invisibili danzano
attorno al fatuo
fuoco di ieri

sangue è ormai
il fiume che nasce
al lento soffocar
degli ultimi respiri

odore di anima
di donna che sia
l' amore smarrito
sulla riva di oggi.


©2011